Il 29 ottobre al Palacongressi di Andalo sono stati presentati a tutta la comunità i risultati del Dolomiti Paganella Future Lab. Dopo due anni di lavoro si è giunti di fatto alla chiusura della prima parte del progetto, per dare avvio alla parte attuativa dello stesso.

Alessandro Bazzanella, Coordinatore e Project Manager della Scuola del Turismo e della Cultura della Trentino School of Management e membro del team di lavoro del Future Lab, ha aperto la serata, condotta dal giornalista Rosario Fichera, ripercorrendo le tappe di questi due ultimi anni di lavoro, dalla serata inaugurale del 29 ottobre 2019, ai workshop, fino alla pandemia, che ha costretto a un cambiamento in corsa nella metodologia del progetto.

Come durante l’evento di due anni fa, è stato Graziano Cosner, direttore delle biblioteche comunali dell’altopiano, a guardare al passato. Lo ha fatto ricordando le Carte di Regola, documenti in cui, in passato, venivano definite le regole della convivenza civile in molti paesi del Trentino. In particolare, ha evidenziato come tre concetti che emergono studiando le antiche Carte di Regole possono essere fondamentali anche oggi per pianificare il futuro:

  • Resilienza, termine oggi forse abusato, ma che descrive perfettamente cosa voleva dire abitare l’inospitale montagna del passato;
  • Limite, ovvero l’attualità che si basa sul futuro. In passato molte decisioni, come lo sfruttamento del patrimonio boschivo, si basavano sulla misurazione del fabbisogno vero   e sull’eliminazione del superfluo, per preservare il futuro;
  • Responsabilità, quale dimensione comunitaria e sociale. In passato la comunità non era vista come detrimento, ma come potenziamento del singolo.

Ispirata alla tradizione della Carta di Regola, il team di lavoro ha redatto la Carta dei Valori della comunità della Paganella orientata al futuro. Dieci principi guida, validi per privati, aziende, organizzazioni, ma anche istituzioni pubbliche con lo scopo di contribuire alla costruzione di una comunità basata su valori condivisi, dove il turismo è il motore per pianificare e sviluppare il futuro. Nel momento più emozionante della sera, coppie di nonni e nipoti dei 5 paesi che compongono l’altopiano hanno svelato i 10 principi al pubblico.

Da questi principi sono poi nate idee che guardano al futuro e che aiuteranno l’Altopiano della Paganella a diventare nel tempo una destinazione turistica più equilibrata, per residenti e turisti. Ad illustrare questi dieci progetti alla comunità è stato Luca D’Angelo, direttore dell’APT. Progetti che indirizzano verso una forma di mobilità sempre più dolce che porti l’Altopiano a diventare una località turistica alpina traffic-free; che incentivano ancora di più, da parte di tutti, la cura della bellezza dei luoghi e delle persone; che puntano sui giovani. Ora tutta la comunità, compresi gli ospiti, sarà chiamata a trasformare questi progetti in realtà.

A conclusione della serata è stato presentato, in anteprima per la comunità, il documentario che la società danese Frame&Work, consulente del progetto, ha realizzato in questi mesi. Un documentario che racconta il passato e il presente della nostra comunità e le domande che in questi due anni abbiamo iniziato a porci: un vero e proprio regalo alla comunità dell’altopiano della Paganella, in modo che il lascito del progetto non sia un report di 30 pagine che nessuno leggerà mai, ma testimonianza e ricordo di quando in Dolomiti Paganella abbiamo deciso di disegnare il futuro.